lievito di birra lievito di birra

Il Lievito di Birra

Il lievito di birra viene usato da millenni per i processi fermentativi nelle preparazione del pane e della birra.
E' costituito da una colonia di funghi microscopici unicellulari, capaci di moltiplicarsi rapidamente: le cellule di Saccharomyces Cerevisiae si ottengono tramite processi fermentativi naturali in cui questi microrganismi vengono messi a crescere in condizioni di temperatura, umidità ed ossigenazione a loro favorevoli, all'interno di soluzioni zuccherine. In questo ambiente le cellule si sviluppano e si riproducono al massimo della loro velocità metabolizzando gli zuccheri presenti. Alla fine di questo processo le cellule di levito di birra vengono raccolte, lavate ed essiccate a basse temperatura fino alla completa disidratazione.

Le cellule disidratate di Saccharomyces Cerevisiae sono una fonte naturale di sostanze utili per il benessere dell'organismo e per il nutrimento di pelle e capelli.
Il lievito di birra ha un alto valore nutritivo poiché ricco di aminoacidi essenziali, minerali e vitamine (tra cui tutte le vitamine del gruppo B che svolgono un ruolo importante nella conversione in energia di carboidrati e proteine). Viene tipicamente usato come integratore di proteine, come agente in grado di ridare energie nei casi di debilitazione fisica e come stimolante del sistema immunitario. Studi clinici su soggetti adulti vaccinati che assumevano un estratto a base di lievito di birra, hanno mostrato una diminuzione dell'incidenza e della durata dell'influenza e dei sintomi correlati quali febbre e raffreddore
L'utilizzo del lievito apporta risultati positivi per la depurazione e la bellezza della pelle (in particolar modo di quella grassa ed opaca) e nella cura e prevenzione dell'acne. Viene anche utilizzato in cosmetica come ingrediente di formulazioni topiche anti età per la sua azione antiossidante.
Il consumo regolare di lievito risulta utile nei casi di debolezza e caduta dei capelli poiché in grado di stimolarne la crescita. Similmente esercita un effetto protettivo e di crescita sulle unghie.
Il lievito di birra si trova in commercio in varie forme:

Lievito di birra secco. E' ricco di proteine di ottimo livello (50 per cento), di carboidrati (30 per cento), e di pochissimi grassi. E' ricchissimo di vitamine del gruppo B. Contiene sali minerali ed oligoelementi, tra cui potassio, calcio, fosforo, zinco, cromo, ferro selenio.

Lievito di birra da panettiere. Sono colonie allevate e pressate allo stato fresco nei tipici panetti morbidi, ricchi fino al 70 per cento di umidità. Oltre ad essere meno ricco di proteine, vitamine ed oligoelementi rispetto al lievito di birra secco, presenta l'inconveniente dei fermenti attivi , che possono dar luogo a fermentazioni intestinali, alterazioni della flora batterica e depauperamento delle riserve vitaminiche del gruppo B dell'organismo.

Lievito naturale. E' la cosiddetta "pasta madre", che si forma per moltiplicazione spontanea della microflora nell'impasto con acqua e farina, che la rende capace di nuove fermentazioni per semplice aggiunta. Ideale per una corretta panificazione, non è adatta alla consumazione.

Lievito chimico. E' una miscela di bicarbonato di sodio e acido tartarico, che rende i dolci soffici e porosi in un tempo brevissimo. Questo tipo di lievito è un prodotto non naturale, da non incoraggiare in un'alimentazione sana.


Il lievito di birra è un potente riequilibratore della flora batterica intestinale, depura l'organismo, eliminando gli effetti dell'autointossicazione. Migliora lo stato della pelle, purificandola e rendendola luminosa; rafforza e favorisce la crescita di unghie e capelli. E' un antiossidante e favorisce l'eliminazione delle sostanze cancerogene, e per riequilibrare fegato ed intestino, in particolare dopo l'uso di antibiotici.
La forma più gradevole è in scaglie o in polvere, da aggiungere a minestre, riso e insalate. Controindicazioni Nella digestione del lievito si formano delle purine, che si trasformano in acido urico: pertanto è opportuno non superare la dose giornaliera di 30 g al dì.



Inserire la data: 2014-04-04  Ultimo aggiornamento: 2015-01-23

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